venerdì 31 gennaio 2020

Intervista ai nonni

Nonno Domenico e nonna Vittoria

* Dimmi nonnina mia,
quanti anni hai?
- Ne ho tanti e tanti
che se pur li conterai,
non riuscirai a tenerli
fra le mani tutti quanti.

* Il tuo viso ha tanti segni
stanchi
e tanti sono i tuoi capelli 
bianchi,
dimmi, perché nonnina?
- A passi lunghi il tempo
ormai cammina,
ha imbiancato i miei capelli
neri,
sul viso ha lasciato i solchi
dei pensieri.

* E tu nonnino dimmi,
perché per me hai sempre
pronto il tuo sorriso
anche se hai cupo il viso?
- Vedo negli occhi tuoi
la vita mia che scorre...
... la vita mia prosegue
nel tuo riso.

* Dimmi nonnina mia, dove sarai
quando sarò grande tanto?
dimmelo, tu lo sai.
- Lassù nel cielo
a lucidar le stelle;
ricordati di me...
... sarò sempre lì
fra le più belle.

* E tu nonnino mio, dove sarai?
- Anch'io sarò lassù nel cielo
a cavalcar le nuvole più nere,
così come su un carro...
... le porterò lontano da te
piccolo caro.

(23/5/1989 F.B.) 

mercoledì 29 gennaio 2020

25 Aprile


(a Concetta)

Come nuvola 
sale la sposa, la lunga scalinata
dal sole d'Aprile illuminata.
Ne scenderà al braccio
di colui che fu suo sposo
e che nell'eterna prematura 
quiete ebbe riposo.
Felicità di quel bel viso:
giovinezza desiata eterna 
nel sorriso.
Ma la scala della vita,
non conduce a dolci altari
amore le fu tolto
ed è finita.
Vallate verdi, ormai lontane,
sogni spezzati al vento della morte,
solo il rintocco lento della 
campana:
si spegne nel pianto la voce
garrula della fontana.
Desiderio di risalir ancor
per quelle scale e ritrovar
sull'ultimo gradino,
ancora le sue mani e 
il suo sorriso
ed insieme risalire
in Paradiso. 

(16/5/1989 F.B.)

Foto: https://www.flickr.com/photos/marantoni1950/

Filastrocca della nonna


(alle nonne Vittoria e Mimmi)


Filastrocca, filastrocca
la mia nonna non si tocca.
Dal mio cuore sei fiorita 
per fare a lei cosa gradita.

               *****

Per me bimbo nella culla
cantava la nonna come fanciulla.
Cantava, cantava la dolce nonnina
per me bimbo era una cara fatina.

               *****
La nonna cantava una dolce canzone
arrivavano gli angeli in processione.
Cantava la nonna tra angeli e fate
muoveva la culla con mani incantate.

               *****
Nel prato danzavano le campanelle
la nonna cantava: negli occhi le stelle.
Cantava, cantava la cara nonnina
dormivo cullato da sì dolce fatina.

               *****

Filastrocca, filastrocca
la mia nonna non si tocca.

               *****
Nei capelli ha pioggia d'argento
nel viso sereno i segni del vento.
Ha negli occhi dolcezze lontane
la voce garrula delle fontane.

               *****
Nelle sue mani coriandoli di carezze
nel cuore scintillano mille dolcezze.
Di ramo in ramo, di fiore in fiore
mi insegna la via del Signore.

               *****
A volte ha il passo stanco
ma non si ferma per starmi a fianco.
Per me ricorda favole antiche 
ma non ricorda le sue fatiche.

               *****
Filastrocca, filastrocca
la mia nonna non si tocca.
Dal mio cuore sei fiorita
per fare a lei cosa gradita.

(1988 F.B.)

lunedì 27 gennaio 2020

Inno alla morte



(ad Anna Maria)

Sull'altare della vita
si consuma il tuo
corpo dolente;
con esso brucia il tuo
coraggio morente.

Sconfitta dall'atroce dolore,
della vita più forte,
sei scesa nel buio tunnel
della morte.

Nel buio il niente.
Il grido d'aiuto
sprofonda nelle tenebre.
Ascoltano, lontane,
le ombre.

I tuoi passi incerti:
non conoscono il vuoto
profondo della notte.
Le tue mani afferrano
il buio:
cercano Dio.

Declina la purpurea
corolla la rosa appassita,
mentre lentamente si 
chiude il libro
della vita.

Ed ecco la Luce.
Non più sola:
te stessa sei Luce.

Dal letto di morte,
spicca il suo volo
la bianca colomba
accesa d'immortale
vigore.
Alleluja Signore!

Che tu sia sempre 
ai tuoi cari vicino 
nella Luce 
dell'Universo Divino.

(2/5/1987 F.B.)

giovedì 23 gennaio 2020

Inno all'amore


Il tuo nome ogni anno
spiato in furtivo silenzio:
sei ancora lì dove ti 
ho lasciato.

Questo amore taciuto,
mai spento, è ancora qui
e nel mio finito
mi sento incompiuta.

Ti vedo, ti sento,
ti parlo, inflessibile
l'ancora dell'amore
è fissa nel cuore.  

                   
Questo ponte di silenzio, 
innalzato tra te e me

nell'infinito,                                           
che io non passerò mai,                                
che tu non passerai mai,
resta immobile nel tempo:
sotto vi scorre eterno
il fiume della vita.

(1/3/1986 F.B.)



mercoledì 22 gennaio 2020

Angelo Divino

Angelo custode

(a Laura)

Eccomi al mondo
Angelo Divino
da oggi e sempre
illumina il mio cammino.

Prendi la mia mano,
guidami: che io sia luce
e nuova vita
per quelli che mi amano.

Si apre il mio sentiero,
salvami tra rami intrecciati:
che io veda sempre brillare
le stelle che oggi si accendono
negli occhi di mia madre.

Illuminami,
Guidami,
Salvami.

(Luglio 1985 F.B.)

Foto: https://it.wikipedia.org/wiki/Suore_dei_Santi_Angeli_custodi

domenica 19 gennaio 2020

Destino



Clessidra

Arbitra della mia vita
con il tempo gioco
a nascondino.

Non si nasconde il tempo:
continua senza gioco
il suo cammino.

Tra me e il tempo,
tra il tempo e la vita,
tesse le sue trame 
il destino.

Prigioniera senza prigione,
incauta, sulla sua
tela sottile cammino.

D'albero in albero,
di ramo in ramo,
speranze, gioie, dolori,
giocano a rimpiattino.

Trascorre il tempo,
cammina con lui la vita,
sull'altare dolente
brucio l'incenso
al mio libero
arbitrio morente:
"hai vinto Destino!"

(8/11/1984 F.B.)

Foto: https://www.flickr.com/photos/regolare/

venerdì 17 gennaio 2020

Tenerezza

Tramonto

Tenerezza è il nodo
di malinconia
che ti chiude la gola.

E' la colomba
fuggita tra le mani
che portava il tuo amore.

Tenerezza è il volto 
dei miei bimbi
addormentati.



E' camminare in riva 
al mare al 
sorgere del sole.




Tenerezza è il tramonto
del sole
tra il verde dei rami.




E' la mano dei 
miei bimbi
stretta nelle mie mani.






(20/7/1984 F.B.)

1^ Foto: https://www.flickr.com/photos/tillysfortunato/

2^ Foto: https://www.flickr.com/photos/strocchi/

3^ Foto: https://www.flickr.com/photos/artetetra/

mercoledì 15 gennaio 2020

Ninna Nanna

Bimbo nella culla

(canzone a Lorenzo)

Ninna Nanna,
ninna no'
il passerotto ha fatto
il nido.

Ha fatto il nido
sotto il tetto.
Sotto il tetto
della capanna.

Sotto il tetto
della capanna
dove il bimbo
fa la nanna.

Ninna Nanna,
ninna no',
il passerotto
ha preso il vol.

Ha preso il volo
dalla capanna 
ed il bimbo
non fa la nanna.

Ninna Nanna,
ninna no',
senti? canta un usignol.

Canta, canta
usignolo
così il bimbo
non è più solo.

Canta, canta
usignol
così il bimbo
fa un sogno d'or.

Canta, canta
che il bimbo
già fa la nanna.

(giugno 1980 F.B.)

giovedì 9 gennaio 2020

Il posto vuoto

Posto vuoto

Ci sarà sempre
un posto vuoto,
scavato nel profondo
della mia anima;
il posto che hai conquistato
senza guerra, senza lotta,
senza fatica, senza volerlo;
sì senza volerlo sei penetrato
in fondo alla mia anima:
non hai chiesto, non hai bussato,
in fondo non volevi;
ma la tua luce ha
sconfitto le mie tenebre;
ed ora te ne vai senza
aspettarti domande; senza
che io ti chieda perchè.

Mi lasci sospesa sulla terra,
senza baratri per precipitare,
né ali per volare.
Chi sei, chi eri, cosa sei
stato? il vento, l'uragano,
l'abisso, il calore del sole,
la dolcezza, il tutto;
ed ora nel tutto il niente
di questo vuoto profondo
che mi lasci e nel vuoto
incido una preghiera:
non vederti più.

(21/6/1978 F.B.)

mercoledì 8 gennaio 2020

Aldo Moro muore!

(l'ultimo commiato)

Ricordo l'incubo di quella notte,
qualcuno gridava il suo nome
nel buio del sonno; ma ancora
non sapeva di morte.

Oggi 9 maggio 1978
l'atroce notizia:
"ritrovato il corpo di Aldo Moro
vilmente assassinato".
Non trovo parole, le ho gridate
nel giorno del suo rapimento;
parole che ora solo il mio
cuore ripete sgomento.

A te, prigioniero, violentato nell'anima
da uomini (?) senza Patria né amore,
a te nobile spirito, che i passi volgi
nella Luce di un nuovo sentiero,
volgo il mio pensiero:
poni su noi la tua fede, quella di credere
in un mondo migliore.

Voi popoli tutti volgete
lo sguardo al suo corpo:
"quel corpo brutalmente assassinato
agli affetti più cari strappato...
quale orribile, inutile assassinio!"

Di quale colpe
fu accusato il suo cuore
per dare ai suoi cari
si immenso dolore?
Chi la sua libertà ha tradita?
quale nascosto Potere
alzò la mano omicida?

Oh anima riversa immobile
nel sacrilego cofano
di un'automobile,
non ci saranno più luci
delle strade, o raggi di sole
a guidare i tuoi passi,
occhi spenti nel sonno
senza ritorno che all'amorevole
Luce si aprono.

Improvviso sento esplodere
il tuono; poi lacrime di pioggia
scendono a bagnare
questa terra violentata
quasi a voler lavare
il sangue appena versato:
non dimenticheremo il
tuo nome: l'orrore il mondo
non l'ha mai dimenticato.

Continuano lacrime di pioggia
a bagnare la terra umiliata,
ma non disfatta: saremo
forse più forti, più veri;
ecco, Aldo Moro, anche
il cielo qui a Milano,
vuol darti piangendo
l'ultimo commiato.
      
      **********
Anime perse,
semmai il sipario calerà
sul vostro cammino,
il suo sangue scorrerà
eterno nel vostro destino!

(9/5/1978 F.B.)


domenica 5 gennaio 2020

Ad Aldo Moro

(il sequestro)

L'incubo della notte
ritrovato vivo al mio destare:
16 marzo 1978
un orribile massacro:
giace nel sangue
il corpo di guardia,
il sequestro,
Aldo Moro rapito.

Ora sei nelle mani
delle brigate rosse
che non sanno
libertà, giustizia,
amore, dolore.
Non ho più parole,
non ho più voce,
sento nel petto
il cuore tremare...
... e piango.

Piango anche per voi
brigate rosse che
amore, vita, Patria,
distruggete;
sì, piango anche per voi
che lacrime d'angoscia
seminate;
ma non rimarrà impunito, 
dei tuoi uomini, 
il sangue innocente
sul nudo asfalto versato.

Aldo Moro,
una vita leale
nel rispetto degli altri:
su quali miseri altari
la tua vita è deposta?
Dove sei ora, o esule
nella tua Patria?

Prendiamo con noi
il suo coraggio,
la sua onestà,
non lasciamo morire
in un misero fango
libertà ed amore:
strappiamo l'erba nociva
che infesta 
la nostra Bandiera,
lasciamola viva 
per chi con amore,
con fede, combattendo
il mondo per Lei,
ha donato la vita.

Ascoltate, non sentite
nel cuore una voce 
che grida: "difendiamo 
Patria e Bandiera se
vogliamo ancora 
essere liberi, liberi
anche di morire,
perché ora, vedete,
si muore per volontà
delle brigate rosse".

(16/3/1978 F.B.)







venerdì 3 gennaio 2020

Canta la mia canzone

Passeri
A te passero,
uccellino così tenero
e fragile nelle mie mani;
a te così forte mentre
t'innalzi nel volo, lontano
si, a te vorrei rubare le ali
per librarmi in volo,
tornare alla terra
e poi di nuovo in volo,
così, come tu fai nella
tua giostra senza tregua.

La mia giostra è un treno,
andare e tornare come te,
ma senza ali.
Vado correndo sulla terra,
tu voli in uno spazio
più immenso, più libero,
più puro, più vero.

A te, felice e cinguettante
nel volo e nel nido,
a te io chiedo di 
cantarmi nel vento;
porta via da me
la mia canzone:
è di noia, di ansia,
di dolore.
Regalala al vento,
al cielo, alle stelle;
strappala da me, portala
lontana, via dalla terra,
lassù, negli spazi infiniti,
del tempo.

(2/3/1978 F.B.)

Foto: https://www.flickr.com/photos/lucaradici/

giovedì 2 gennaio 2020

Invidio il tuo pianto, bambino


Vorrei piangere bambino,
così come tu piangi,
senza vergogna, sotto gli
occhi di tutti.

Tu conosci il dolore fanciullo:
è un dolore lenito
da una dolce carezza.
Il mio pianto è nascosto,
furtivo; io non avrei,
piangendo nel vento,
dolci carezze, ma
soltanto pietà.

Invidio il tuo pianto,
bambino, è puro
ed è libero;
il mio pianto non
è fanciullo,
non è più puro
e dietro le sbarre
della sua prigionia
si fa più duro
ed amaro:
è solo una lenta 
agonia.

(26/2/1978 F.B.)

Foto: https://www.flickr.com/photos/antoniofurno/


mercoledì 1 gennaio 2020

Il fuoco crudele

Grido il tuo nome
nel silenzio profondo
del cuore;
sorrido a chi mi guarda:
le mie lacrime scorrono
nel segreto dell'anima.



Il fuoco crudele
ha bruciato le ali,
la bianca colomba
ha fermato il suo volo.


(26/2/1978 F.B.)

Foto: https://www.flickr.com/photos/valentinastorti/

L'ultima sera

Mi lasci all'angolo
di una strada:
"Vai, sono stanco
non ti accompagno".

E' l'ultima sera
insieme,
l'ho sentito nel sangue:
ho freddo.

La tua macchina
si allontana;
scendo le scale
della metropolitana:
mi lascio dietro
il tuo viso bianco,
il tuo sguardo stanco.

Tutti mi urtano,
mi spingono, c'è 
una gran fretta
quì sotto:
io non esisto,
mi sento morta.

Guardate, il mio corpo
è lì, sull'asfalto,
la sua macchina
è sfrecciata via:
sulle sue ruote
scorre il mio sangue.

(25/2/1978 F.B.)