venerdì 3 gennaio 2020

Canta la mia canzone

Passeri
A te passero,
uccellino così tenero
e fragile nelle mie mani;
a te così forte mentre
t'innalzi nel volo, lontano
si, a te vorrei rubare le ali
per librarmi in volo,
tornare alla terra
e poi di nuovo in volo,
così, come tu fai nella
tua giostra senza tregua.

La mia giostra è un treno,
andare e tornare come te,
ma senza ali.
Vado correndo sulla terra,
tu voli in uno spazio
più immenso, più libero,
più puro, più vero.

A te, felice e cinguettante
nel volo e nel nido,
a te io chiedo di 
cantarmi nel vento;
porta via da me
la mia canzone:
è di noia, di ansia,
di dolore.
Regalala al vento,
al cielo, alle stelle;
strappala da me, portala
lontana, via dalla terra,
lassù, negli spazi infiniti,
del tempo.

(2/3/1978 F.B.)

Foto: https://www.flickr.com/photos/lucaradici/

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