Solitudine |
Giovinezza,
favola eterna di chi
erige a re della sua vita,
la solitudine:
nemica certa
dei tuoi vaghi giochi,
delle tue chimere,
delle tue acerbe quieti.
Così, come coloro
ebbri di solitudine,
vado raminga,
in ben altre quieti
cercando il mio riposo
e, come cieco che
con le mani annaspa
nell’eterno buio
della sua vita quasi
ad afferrar la luce,
così io cerco
d’afferrarti o giovinezza!
ma vano è il mio desio,
che da me già ti allontani
con un ghigno cupo,
così come miraggio d’oasi
all’assetto viandante
del deserto.
(27 maggio 1964 F.B.)
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