martedì 17 dicembre 2019

Paradiso Perduto

"Tramonto del sogno"

Ti lascio,
o fingo di lasciarti,
in fondo
non ti ho avuto mai:
sola da sempre, anche
nelle tue mani.

Ti lascio,
è spezzato il ramo
del pesco in fiore;
il passero caduto dal nido,
è morto nel palmo
della tua mano.


Ti lascio,
non c'è più
l'arcobaleno visto
in un giorno lontano,
l'incendio dei vetri
alle finestre
al riflesso del sole.

Non guardiamoci più,
non parliamoci più,
non incontriamoci più.

Ho visto i tuoi occhi
riflessi nel ghiaccio
ed ho freddo: ora sò
il male dell'anima.

Non conoscermi
se mi incontri:
ero un fiore sbocciato
in un giorno lontano:
non ho più petali, né gambo,
né foglie; solo mi resta
il profumo marcio
delle cose finite.

Ti lascio:
e nel lasciarti,
sei tu che mi lasci.

Non avrò più amori;
tutto è stato così dolce
e poi così triste e disperato;
non c'è spazio,
né tempo per altri.

Sono arrivata
ai confini dell'orizzonte
e, nel tramonto del sogno,
innalzo il mio calice
di stelle defunte,
ad un Paradiso Perduto.

(2/10/1977 F.B.)

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