Firenze, tramonto sull'Arno |
(alluvione 4 novembre 1966)
Firenze,
più non passeggia
la tua gente sulle
sponde dell'Arno:
nelle sue acque
annega ogni cosa.
Son fiume vicoli
e splendide piazze,
barche ancorate
senza vita i palazzi.
Lo sguardo vaga
su un'immensa laguna:
acqua, fango e la furia
fragorosa del fiume
gelida voce nel
silenzio della notte.
Sotto la spettrale
luce della luna, sale
come un debole sussurro
il pianto disperato di tanti.
Una laguna
le cui torbide acque,
nell'impeto della corrente
strappano ad una ad una,
corpi, anime, affetti,
portandoli lontano.
Delle speranze, dei sogni,
delle cose più care,
non rimane che un
lurido fango; ma tornerai
a splendere Firenze,
radiosa e cara
come la tua gente!
(7 novembre 1966 F.B.)
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