giovedì 11 febbraio 2021

Piccoli mendicanti

 

(La fisarmonica)

Fisarmonica




Suonavi la fisarmonica ai giardini,

per un piccolo gruppo di persone.

Una bambina, forse tua sorella

vestita di brandelli come te,

ti era accanto, con un piccolo

piattino tra le mani.

 

Suonavi.

La tua musica era dolce,

come dolci erano i tuoi occhi:

rispecchiavano la tua

anima pura, anche se tanto

provata dal dolore.

 

Terminasti di suonare;

tua sorella passò con

il piattino tra le mani,

come chierico che metta

il piattino sotto l’Ostia,

per raccogliere immaginarie

briciole che cadano.

 

La gente (infame!) rise,

nessuno diede niente;

la piccola ti tornò accanto,

guardava stupita,

forse inconscia,

quel gruppo di persone.

 

Le prendesti un braccio,

per guidarla via,

con  il cuore affranto

e tanta fame.

 

Un uomo ti richiamò:

andasti verso lui,

il cuore batteva

di nuova speranza;

ma ti derise ancora

sul piccolo viso

di bambino adulto.

 

Corresti via,

trascinando tua sorella

e la pesante fisarmonica

nella folle corsa:

non volevi udire

più quel riso,

non volevi più subire

quell’infamia.

 

(13 dicembre 1963 F.B.)





Foto:https://www.flickr.com/photos/studioalijn/

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