sabato 16 gennaio 2021

Leggenda

 

Fedi


Saliva la sposa,

al braccio del padre,

la lunga scalinata

d’argento.

 

A passi lenti camminando

sul rosso tappeto,

di bianchi petali di rose

innevato,

si avviava verso l’altare

dove lo sposo,

l’attendeva pensoso.

 

Non uno sguardo.

Lei, pallida,

gli occhi brillanti,

sognava cadute

di fiori, di riso,

di gioia, sul 

bianco velo

da sposa.

 

L'organo suonava

e lontano, il mare

cantava una dolce

canzone d'amore.

 

Il sacerdote domandò

allo sposo: "Signore...

volete per moglie...",

"No" egli rispose

con voce profonda

di scatto fuggendo

lontano.


Un mormorio s'alzò

da ogni banco.


Lei era palllida,

più pallida dei ceri

che ardevano 

intorno.


Non vide più nulla:

lacrime brucianti

di dolore, cadevano

dagli occhi fissi

sulle fedi nuziali:

le vide volare,

volare verso

il mare.


Le volle seguire:

i piccoli cerchi dorati,

si gettarono fra

le onde; ed ella

si gettò con loro.


Un urlo si levò 

dai presenti, ma 

ad ella sembrava

la voce del mare.


Scomparve,

discese nel fondo,

i piccoli cerchi

divennero grandi,

le strinsero i polsi

incatenandola ad

una roccia.


Nessuno seppe 

più nulla di lei;

la piansero morta;

ma i pescatori giurano

di aver sentito,

passando in quei

luoghi di notte,

una voce di pianto

cantare una triste

canzone d'amore.


(14 settembre 1963 F.B.)


Foto:https://www.flickr.com/photos/bibendum84/

  


 

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